Fino al 2 giugno è ancora in vigore a tutti gli effetti la cosiddetta Fase 2 che impone di muoversi tra le Regioni, e quindi traslocare, solo se questa è un’operazione necessaria e non prorogabile. Qui le informazioni per procedere in sicurezza e senza rischiare sanzioni.
Traslocare non è vietato, sia in un’abitazione all’interno del comune che in un’altra città o regione. Questo non si traduce in un via libera generale. Infatti il trasloco deve essere giustificato da un motivo urgente e quindi non prorogabile alla fine dell’emergenza sanitaria.
Infatti fino al 2 giugno, compreso, rimangono vietati gli spostamenti verso altre Regioni e sarà necessario portare con sé la ormai ben nota autocertificazione
Ma quali possono essere i motivi “non prorogabili”?
Di fatto le ipotesi sono tra le più svariate, ad esempio il termine naturale del contratto di affitto, uno sentenza di sfratto per morosità, l’acquisto di una casa dove è già avvenuto il trasferimento della residenza.
Insomma per tutti quei motivi in cui, in un caso o nell’altro, è decisamente improponibile attendere il famoso termine.
Un’attenzione particolare deve essere inoltre data ai documenti da portare con sé.
Oltre all’autocertificazione, che è possibile compilare anche al momento del controllo, è fondamentale portare tutto ciò che è utile a comprovare la necessità di dover effettuare il trasferimento, come ad esempio:
• disdetta del contratto di affitto
• disdetta delle utenze
• preliminare di acquisto o atto di rogito.