Il frigorifero è uno di quegli oggetti che, finché sta al suo posto, sembra innocuo. Anzi, quasi invitante, visto il suo gustoso contenuto. Ma basta doverlo spostare per capire che non è solo un elettrodomestico: è un blocco di ghiaccio tecnologico con regole sconosciute alla legge umana. E il giorno del trasloco, quando tutto è un susseguirsi di corse forsennate, lui è lì, immobile, che aspetta solo di complicare le cose.
La prima legge, banale ma per nulla scontata, è che il frigo va preparato in anticipo. Non basta svuotarlo all’ultimo minuto: ha bisogno di tempo per sbrinarsi, asciugarsi e riposarsi. Idealmente, si spegne almeno 24 ore prima. È un po’ come prepararlo psicologicamente e dirgli: “Prenditi un giorno libero, che domani si parte”.
Per il trasloco del frigorifero c’è la questione dei ripiani e delle mille parti mobili che, se non vengono fissati o rimossi, rischiano di trasformare ogni sobbalzo in un piccolo disastro. Basta un movimento brusco e il cassetto delle verdure diventa il primo caduto.
Occorre dunque rimuovere elementi come:
Inoltre, il frigorifero deve viaggiare in piedi, senza inclinazioni eccessive che potrebbero danneggiare il compressore. E se per forza di cose deve essere sdraiato per un tratto, allora servirà del tempo (a volte ore) prima di poterlo riaccendere.
Infine, c’è una cosa che vale la pena ricordare: le misure. Perché quando il frigorifero resta incastrato nella tromba delle scale, non è questione di forza; è solo che avresti dovuto pensarci prima.
Noi di Assembly queste cose le conosciamo bene. Sappiamo che un trasloco non si misura solo in chilometri, ma anche nei dettagli.
Per questo il nostro servizio unisce trasporto e montaggio, anche quando si tratta di traslocare un frigorifero. Tu devi solo scegliere dove metterlo, magari già pensando a cosa ci sarà dentro la sera della tua prima cena nella nuova abitazione. Al resto, ci pensiamo noi.
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